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di Alain Tanner, con Josée Destoop, François Mathouret, Roger Ibanez, Anne Wiazemsky, Roger Jendly
(Svizzera, 1972)
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Meno toccato dalla grazia di CHARLES MORT OU VIF, meno brillante di LA SALAMANDRE, anche questo terzo di Tanner conferma comunque la grande personalità del regista svizzero più noto. In questo "ritorno" da una evasione impossibile per l'accettazione e la lotta in una realtà ben precisa c'è la precisa volontà dell'autore di un altro genere di ricupero. Quello delle atmosfere più intime, più ripensate di quella SALAMANDRA che arrischiava di portare il cineasta sulla strada un po' scontata di un umorismo critico, delicato ed intelligente, ma un poco dispersivo. Qui, c'è sempre il tratto così caratteristico del suo stile, quel potere di organizzare un discorso critico e attuale sulle ali di un tono lontano da ogni declamazione o formulazione intellettualistica o alla moda. Ma vi è anche una nuova determinazione, una violenza nella denuncia che ci appare più che salutare per la progressione dei suoi temi.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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